I Golden Globes 2018 saranno ricordati come la notte delle donne in nero e della sorellanza femminile. Le attrici attiviste, hanno sfilato sul tappeto rosso a braccetto ed interamente vestite con meravigliosi abiti interamente neri in segno di protesta contro le molestie sessuali.
Tutte le donne del Golden Globes
“Ah! Il Potere delle donne”
(Nicole Kidman, vincitrice del premio miglior attrice
per la miniserie tv Bign Little Lies)
La cerimonia che consacra le premiazioni ai Golden Globes è stata decorata e pervasa dalla potenza femminile, dalla voce delle donne che anche silenziosamente risuona ovunque. Le donne e le dive hollywoodiane sono rimaste compatte in una “sorellanza” contro le molestie sessuale. Atti che negli ultimi mesi sono stati denunciati da molte di loro, soprattutto nell’ormai noto scandalo Harvey Weinstein. Non ci sono stati commenti riguardo tale situazione, ma sono state moltissime le parole, talvolta taglienti come lame, pronunciate dalle protagoniste della cerimonia. Mentre invece gli uomini sono rimasti a guardare! Nessun uomo, infatti,premiato nel corso della cerimonia del Golden Globes, ha speso una sola parola riguardo l’argomento. Sono state le donne, dunque, a prendere le redini della situazione e ad evidenziare la gravità dei fatti.
L’immensità di Oprah
Oprah, una donna straordinaria che con poche parole ha messo a tacere tutti. Lei, la prima donna di colore a ricevere il Cecil B. DeMille Award. Lei, che nel suo impeccabile abito nero, inizia a parlare lanciando parole pesanti, ma vere, grosse come macigni ma che lasciano un barlume di speranza. Oprah, che incarna la forza delle donne, soprattutto quelle che per via del loro colore della pelle, hanno subito dei soprusi irrimediabili.
Oprah ha raccontato la storia di donne che, con le loro esperienze e battaglie, hanno scalfito quel “perfetto” mondo fatto di soli uomini, che per paura si spalleggiano l’uno all’altro. Nel suo immenso discorso ha parlato di Recy Taylor, una donna scomparsa pochi giorni fa, e che nel 1944, è stata rapita, stuprata e abbandonata sul ciglio di una strada da un gruppo di uomini bianchi. Nonostante le minacce da parte dei suoi aguzzini, Recy Taylor ha avuto il coraggio di denunciare chi l’aveva usurpata nel profondo. Con l’aiuto di una giovane donna Rosa Parker a capo dell’indagine Recy Taylor ha cercato giustizia. Una giustizia che però all’epoca non è mai stata fatta, poiché gli uomini erano ancora ben protetti dietro ad una falsa supremazia maschilista.
Nella sera dei Golden Globes, Oprah non risparmia nessuno, punta il dito contro coloro che, sentendosi intoccabili, commettono gravi abusi su chi pensano possa essere indifeso ed inferiore. Ma oggi non è più il 1944! Le donne, grazie a persone come Oprah possono alzare la testa e dire finalmente: Basta!
Il movimento Time’s Up
La cerimonia dei Golden Globes, inoltre, è stata testimone del lancio di un movimento ufficiale, attraverso il quale sostenere sia psicologicamente che economicamente le donne vittime di abusi e soprusi. Si tratta di un movimento nato a seguito di una lettera aperta pubblicata su New York Times e che può vantare il consenso della maggior parte delle attrici hollywoodiane. Infatti, donne del calibro di Natalie Portman, Meryl Streep, Brie Larson, Reese Witherspoon, Sarah Jessica Parker ed ancora Cate Blanchett e Ashley Judd, sostengono la causa. Time’s Up si propone, dunque, di supportare sotto ogni punto di vista le vittime, sostenendo le spese legali che per alcune donne appartenenti a ceti economicamente indisposti, sarebbero impossibili da pagare.
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