Di mode e di stili nel corso degli anni ne abbiamo visti passare numerosi. Alcuni stili sono caduti nel dimenticatoio, altri fanno dei “giri immensi e poi ritornano” ed alcuni sono degli evergreen. Appunto, tra gli intramontabili vi è la moda DIY, ossia Do It Yourself: sai di cosa stiamo parlando?
DIY: Do It Yourself
DIY è l’acronimo di Do It Yourself, che tradotto vuol dire fare da sè. Questa moda, come si evince dal nome, implica il realizzare da soli dei capi. Alla base di questo stile quindi troviamo tanta fantasia, un pizzico di manualità e soprattutto il rispetto dell’ambiente. Ebbene, grazie a questa moda, i capi possono essere riutilizzati e modificati con materiali di scarto e riciclo. Come dire, dare nuova vita al vecchio rendendolo certamente più interessante!
Moda DIY e lo stile punk Rock
A dirla tutta questo stile ha radici ben più lontane dei giorni d’oggi e sicuramente non è nata con l’intento di salvaguardare l’ambiente. L’abitudine e la tendenza a riciclare, modificare e personalizzare dei capi nasce negli anni 70/80 con lo stile Punk Rock. Di quegli anni molti ricorderanno le giacche in pelle ed i gilet di pelle o jeans ricoperti di toppe o spilloni da balia. Ma anche i pantaloni o le gonne rattoppate, lacerate o realizzate con stralci di stoffa ricavati qua e là. Nel Punk questo queste vere e proprie opere d’arte nascono grazie alla fantasia ed alle visioni futuristiche di Vivienne Westwood, ossia la donna che ha creato lo stile Punk.
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