Il cappello preferito di Ernest Hemingway, il simbolo della bella stagione e dei paesi tropicali. Sai che esiste un cappello dichiarato Patrimonio dell’Umanità? Scopri la storia del Panama.

Il cappello Patrimonio dell’Umanità: il Panama

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Cappello Panama Patrimonio dell’Umanità (foto by Pixabay)

Il Panama è un caratteristico copricapo estivo reso famoso dallo scrittore Ernest Hemingway. Il simbolo per eccellenza delle vacanze estive, in modo particolare ai tropici, è un particolare cappello in paglia di colore bianco. Il Panama, nella moda, nasce come accessorio maschile, ma negli ultimi anni anche le donne hanno iniziato ad indossarlo nelle sue varie rivisitazioni. Dal 2012, inoltre, questo copricapo è stato dichiarato dall’Unesco, Patrimonio dell’Umanità. Questo accessorio è veramente un patrimonio storico-culturale di elevata importanza. Dietro ad ogni lavorazione facente parte della produzione del cappello, ci sono secoli di storia e tradizioni che, anche se il nome potrebbe trarre in inganno, giunge sulle nostre teste dall’Ecuador.

Storia del Panama?

Questo cappello così particolarmente simbolico, nasce circa 300 anni fa, tra le vette dell’Ecuador. Infatti, la produzione del Panama ha luogo per la prima volta a Cuenca. Questa città è conosciuta per le sue bellezze storico-culturali e come luogo per trascorrere gli anni della pensione di molte persone provenienti da Stati Uniti e Canada.  Qui sorge anche una delle più longeve industrie produttrici del Panama: il Burrancos.

Alle origini questo copricapo era utilizzato come «sombrero de paja toquilla», per potersi riparare dal sole che in queste zone picchia molto. La fortuna di questo accessorio arrivò con dapprima con il presidente degli Stati Uniti Roosevelt, immortalato, mentre lo indossava, da un fotografo del New York Times nel 1906. Da qui deriva anche il nome del cappello: Roosevelt, infatti, ha indossato tale accessorio in occasione della visita al Canale di Panama. Ma il presidente statunitense, quel cappello lo aveva ricevuto da uno degli operai. Proprio loro, indossavano il Panama per ripararsi dal sole durante i lavori al Canale.

Com’è fatto il Panama?

Il cappello divenuto Patrimonio dell’Unesco, a prima vista potrebbe apparire come un semplice copricapo di paglia come tanti altri. La sua particolarità sta proprio nei materiali utilizzati e nella loro lavorazione. Per la realizzazione del capitale viene utilizzata una paglia ricavata dalle palme “toquilla”: più la fibra utilizzata è sottile più il capo è pregiato. Questo materiale lo si trova sulle coste dell’Ecuador e lavorato sempre in quelle zone da uomini e donne che si tramandano tale tradizione ormai da secoli. Data la particolarità del materiale e della lavorazione, si producono al massimo una decina di Panama al giorno. Per questo motivo il cappello nel modello originale si presenta sul mercato con un costo particolarmente elevato.



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In volo sulle ali della mia fantasia! Così mi descrivo sin da quando sono una bambina, perché così è come mi sento: sono curiosa e adoro farmi stupire continuamente da ciò che mi circonda, amo la natura, le sfide, la creatività. Tutto questo mi ha permesso di diventare la persona che oggi sono e fare il lavoro dei miei sogni: l’educatrice! Non si deve mai aver paura di mettersi in gioco!!!