Il dress code maschile per gli abiti da cerimonia uomo è da sempre legato ad alcuni precetti del bon ton. Per evitare di sbagliare nella scelta del vestito in un’occasione importante è bene sapersi districare tra i modelli classici e conoscere le differenze per poter rispettare le regole… o per poterle infrangere!
Organizzare il proprio matrimonio… mamma mia! Solo il pensiero mi mette ansia… A questo punto o ci si rivolge ad un professionista (wedding planner), oppure occorre cominciare a documentarsi!
I modelli classici dell’abito elegante maschile sono essenzialmente quattro: il tight, il mezzo tight, lo smoking e il frac, a cui si è ormai aggiunto per le cerimonie anche l’abito classico tre pezzi.
Tra gli abiti da cerimonia uomo, il tight è molto utilizzato, formato da una giacca grigia o antracite, corta davanti con chiusura a un solo bottone, e con due code arrotondate dietro. I pantaloni hanno taglio dritto, senza risvolto, e possono essere di varie tonalità di grigio o in tessuto gessato grigio perla con riga nera. Il gilet, a cinque o sei bottoni, è anch’esso grigio secondo la tradizione, anche se i giovani amano abbinare ormai gilet di seta colorata o con fantasie damascate. La cravatta è un plastron, mentre sono proibiti con il tight sia il papillon che il cravattino. La camicia, con collo diplomatico e gemelli, è rigorosamente bianca.
Il mezzo tight è una variante più moderna e meno formale del tight. È composto dagli stessi elementi, e ciò che maggiormente cambia è la giacca, che non possiede le due code, ma ha la stessa lunghezza di una giacca tradizionale classica e chiusura a due bottoni.
Lo smoking – solitamente nero o blu, ma anche bianco – è composto da giacca monopetto con chiusura a un bottone, o giacca doppiopetto con chiusura a quattro bottoni; il pantalone, sempre nero o blu anche con giacca bianca, è senza risvolti. Questo modello si caratterizza per gli inserti in raso applicati sui revers della giacca, e talvolta anche lungo la cucitura esterna della gamba del pantalone. La camicia, anche in questo caso rigorosamente bianca, è semplice, con colletto abbassato e polsini da moschettiere chiusi da gemelli. L’accessorio fondamentale che contraddistingue questo modello è il papillon, in seta o in raso.
Il frac è il modello classico di abito maschile più elegante in assoluto, anche per questo, tra gli abiti da cerimonia uomo, sempre meno utilizzato. La giacca è nera con i revers di raso. Non ha chiusura, è corta alla vita e dietro chiude con le classiche code di rondine. Il pantalone, sempre nero, non ha pieghe né risvolti, e possiede due galloni di raso sulla cucitura esterna del pantalone. Il gilet ha un’abbottonatura bassa con tre o quattro bottoni ed è obbligatoriamente bianco, così come il papillon che completa l’abito.
L’abito classico tre pezzi, sebbene meno tradizionale rispetto ai precedenti, è ormai entrato di diritto tra i classici abiti da cerimonia uomo. Questo modello permette di variare il colore – dal grigio chiaro al grigio o blu scuro – a seconda dell’orario in cui si svolge la cerimonia. La giacca è monopetto con tasche a filetto, da uno a tre bottoni; i pantaloni sono classici e senza risvolto; la camicia bianca può essere accompagnata da cravatta o plastron.
Il galateo di un tempo imponeva regole ferree sulla scelta dei modelli.
Il tight era l’abito da cerimonia per eventi che si svolgevano prima delle 18. Il tight è legato a cerimonie particolarmente formali ed eleganti, ed è solitamente indossato solo se richiesto espressamente dall’invito.
Il mezzo tight si poteva scegliere per cerimonie che si svolgevano sempre prima delle 18, ma dal carattere meno formale.
Lo smoking era un abito vietato per i matrimoni, ma adesso questa regola è stata superata, e il modello è utilizzato spesso per cerimonie civili o che si svolgono la sera.
Il frac, come detto, anche se è il modello classico di abito maschile più elegante in assoluto, risulta sempre meno utilizzato.
L’abito tre pezzi, infine, va bene per cerimonie meno formali ed è ormai un capo apprezzato dai più giovani, sia perché considerato più pratico, sia perché permette una maggiore personalizzazione e creatività negli accostamenti di colore.
L’unica regola da rispettare, dunque, rimane in fondo una sola: tutti gli uomini presenti alla cerimonia dovrebbero indossare lo stesso modello scelto dallo sposo. Ma anche questa regola, è ormai dimenticata!
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